Riabilitare il femminile significa permettere al femminile di esistere, vivere, di esprimersi, di ritrovare il suo giusto valore. Per millenni, le donne sono state sottomesse, prevaricante, abusate, schiavizzati dagli uomini e, prima del patriarcale, durante il matriarcale ai tempi delle amazzone, le donne hanno riservato lo stesso trattamento agli uomini.
Oggi è arrivato il tempo di riequilibrare due parti che hanno esplorato loro stesse a 360° compreso gli estremi.
Riabilitare il femminile non significa vendicarsi e tornare nel matriarcale a dimostrare la superiorità delle donne, non significa diventare egocentrica, competitiva, narcisista, guerriera. Altrimenti tutto non sarà servito a nulla se ricadiamo da un estremo nell’altro. Significa ritrovare il valore profondo, il rispetto, l’autorevolezza, l’adultità, la responsabilità, l’autonomia, l’indipendenza, la libertà, il potere attraverso l’energia femminile che proviene dal basso ventre, l’energia sessuale sacra e divina che permette la connessione con la sorgente. Significa permettere alla donna di ritrovare il suo posto di Regina con l’umiltà di chi sa che fa parte del tutto, che l’altro è un’altra parte di sé che le gli fa da specchio e che siamo tutti sul cammino dell’evoluzione.
Una donna accoglie nel cuore con empatia, compassione, pazienza, una donna è presente a se stessa e agli altri. Non cerca di essere protagonista a tutti costi perché è già protagonista della propria vita, è già al centro della sua attenzione. E con gioia e umiltà che accoglie, coopera, aiuta o si mette da parte.
Risvegliarsi non basta, il lavoro su se stessa è infinito per abolire la schiavitù e trasformarsi in Guerriere di Luce, in Guerriere delle Stelle per ritrovare la divinità e la sacralità che permette di vincolare l’amore attraverso l’accoglienza e la presenza.